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Aconito napello uso farmaceutico e cenni di botanica
Aconito napello uso farmaceutico e cenni di botanica per comprendere al meglio i principi attivi della pianta, nota scientificamente, con il nome di Aconitum napellus. E’ parte della famiglia delle Ranunculaceae. Si tratta di una pianta a fiore pertanto fa parte del macro-gruppo delle Angiosperme.
Lo puoi vedere in zona di alta montagna, sulle Alpi in Italia e Europa e sull’Himalaya. L’Aconitum napellus rientra nelle piante di tipo tossico.
L’Aconitum napellus è una pianta erbacea perenne. Si caratterizza per la sua radice tuberizzata che analizzo nei paragrafi successivi. La radice tuberizzata dell’Aconitum napellus porta un caule – ovvero un fusto – eretto che può raggiungere un paio di metri di altezza. Il fusto non ha molti rami, pertanto si dice poco ramificato.
Aconito napello il suo fiore caratteristico
Il fiore dell’aconito è un fiore molto particolare che non è isolato, va a comporre dei racemi apicali, ovvero delle infiorescenze a racemo che si pongono all’apice del fusto. Il periodo in cui l’infiorescenza sboccia è tra luglio ed agosto.
Analizziamo il singolo fiore che va a formare l’infiorescenza a racemo.
I fiori dal colore blu – violaceo sono costituiti da 5 sepali petaloidei. Sono sepali colorati come i petali, hanno attività vessillare fungono da richiamo per insetti impollinatori.
Si tratta di un fiore zigomorfo, infatti il calice petaloideo dell’ Aconito napello ha una simmetria bilaterale, vi è un solo piano di simmetria a differenza del fiore attinomorfo dove esistono più piani di simmetria. E’ sicuramente più semplice vedere questa spiegazione in un disegno.
Il sepalo petaloideo posteriore dell’Aconitum napellus, sembra abbracciare gli altri quattro sepali che si trovano, rispetto al sepalo posteriore, in posizione anteriore e laterale. L'”abbraccio” di questo sepalo posteriore forma una struttura che ricorda la forma di un elmo. Tale struttura prende il nome di calice galeato. Parliamo di calice e non di corolla, perché il calice è l’insieme dei sepali mentre, la corolla, è l’insieme dei petali.
Puoi approfondire sul post dedicato alla struttura del fiore per comprendere come è formato il fiore.
Nel fiore dell’Aconito i petali sono presenti, anche se meno visibili dei sepali. Il fiore è a base cinque: i due petali posteriori sono cornetti nettariferi (una forma di petalo a cornetto che contiene nettare). Gli altri tre petali anteriori sono a forma di linguette.
Il fiore è caratterizzato dalla presenza di molti stami inseriti a spirale.
Ulteriori cenni di botanica sull’Aconito napellus
Le foglie sono prive di pelo, pertanto in termini botanici si dice che sono foglie glabre. La lamina fogliare si divide profondamente in segmenti . Il lembo è suddiviso in 3/7 lobi che si dispongono a ventaglio e sono separati da un’ incisione fogliare profonda. L’incisione oltrepassa la metà della lamina, quando la foglia ha queste caratteristiche si dice palmato-partita.
Le foglie si dispongono sul caule in modo alterno, pertanto sono foglie alterne. La pagina superiore della foglia è verde più scura e lucida, ti ricordo che si tratta di una foglia dorso-ventrale pertanto ha una particolare struttura se osservata in sezione trasversale.
Il frutto dell’Aconitum napellus è un frutto aggregato. Si compone di 3/5 follicoli provenienti dai 3/5 carpelli dell’ovario (ovario che trasforma in frutto). Il frutto si apre alla sutura dei carpelli, si tratta di un frutto deiscente. Il frutto è senza peli di rivestimento, quindi glabro ed è sessile. Il follicolo contiene i semi dell’Aconitum napellus. Il polifollicolo ha un colore bruno scuro e al tatto è rugoso, all’interno del polifollicolo vi sono i semi.
I principi attivi dell’Aconito napellus che ne definiscono le proprietà farmaceutiche.
La droga dell’Aconito Napello è costituita dalle radici tuberizzate laterali che vengono raccolte prima della fioritura. Ma cosa significa radici tuberizzate laterali? La pianta di Aconito napello – appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae – al momento della raccolta ovvero mentre la pianta è in fiore (luglio-agosto), la pianta possiede due radici tuberizzata una disposta lateralmente all’altra. In inverno, dopo la fioritura, la parte aerea della pianta attaccata alla prima radice muore. Resta viva la seconda radice laterale, che a primavera, darà alla luce una nuova pianta. La nuova pianta si sviluppa grazie all’apice gemmale che si trova sulla nuova radice (trovi questo argomento nei meristemi primari).
Essendo tuberizzata la radice presenta molti glucidi e in particolare l”amido. Contiene alcaloidi, in particolare l’acontina.
I principi attivi, nella loro totalità, che si trovano nell’Aconitum napellus sono variabili. Esistono chemiotipi che ne differenziano le componenti oltre che tecniche di raccolta e conservazione che vanno a modificare la totalità dei principi attivi presenti.
L’Aconito napellus rientra nelle piante di tipo tossico. L’aconitina è un alcaloide molto tossico, la dose letale si ha dai 3 mg in su. L’aconitina, Eccita le terminazioni nervose in un primo momento e poi le paralizza. L’Aconito napello non ha odore, il sapore appare prima dolce e in un secondo momento diviene asprigno.
Essendo una pianta tossica viene utilizzata solo in preparati farmaceutici, appare in sciroppi per la tosse, è stata utilizzata per la cura del nervo sciatico. L’Aconito trova uso in omeopatia.