Apparato cardiocircolatorio anatomia per scienze e tecnologie farmaceutiche, appunti e spiegazioni di come è composto l’apparato cardiocircolatorio per chi è interessato allo studio di prodotti erboristici e per la salute.

Apparato circolatorio anatomia

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L’apparato circolatorio 

L’apparato circolatorio è composto da 2 tipi di vasi:

  • vasi sanguigni 
  • vasi linfatici 

I vasi sanguigni si dividono in arterie e vene.
I vasi sanguigni trasportano il sangue e una miscela di sostanze: gas, vitamine, ioni e proteine ovvero il nutrimento per le nostre cellule.

I vasi linfatici effettuano un percorso molto simile a quello dei vasi sanguigni, quasi parallelo. I vasi linfatici non trasportano il sangue, ma trasportano la linfa, una porzione del plasma che contiene principalmente anticorpi.
La linfa, essudato del sangue, non contiene le cellule del sangue. In particolare, non contiene né globuli rossi, né piastrine.

L’organismo umano ha due tipi di circolazioni:

  1. la piccola circolazione, si dirige dal cuore ai polmoni 
  2. la grande circolazione si dirige dal cuore verso la periferia dell’organismo, irrorando tutti i tessuti e gli organi.

La piccola e la grande circolazione si compone di vene e di arterie.  

Arterie e vene nella grande circolazione

Le arterie partono dal cuore, si originano dall’arteria aorta. Trasportano sangue ricco di ossigeno e povero di anidride carbonica dal cuore ai tessuti (codice colore rosso).

Le vene sono vasi che arrivano al cuore. Generalmente portano sangue refluo di anidride carbonica e povero di ossigeno (codice colore blu).

Arterie e vene nella piccola circolazione

La piccola circolazione va dal cuore ai polmoni. 

Le arterie della piccola circolazione partono dal ventricolo destro e vanno ai polmoni. Trasportano sangue ricco di anidride carbonica e povero di ossigeno. Al ventricolo destro, infatti, arriva tutto il sangue già usato dagli organi periferici che necessita di essere ossigenato.

Le vene polmonari che tornano al cuore (atrio sinistro del cuore), trasportano sangue ricco di ossigeno. E’ il sangue nuovamente ossigenato che verrà di nuovo distribuito a tutto l’organismo.

Composizione del sangue

 

Differenze tra arterie capillari e vene

Per distinguere le vene e le arterie viene utilizzato un codice colore. Le arterie vengono identificate con il colore rosso, i capillari con il colore viola, le vene con il colore blu.
Il colore viole dei capillari mette in risalto il fatto che a livello dei capillari avviene lo scambio gassoso O2 (ossigeno) CO2 (anidride carbonica). Nei capillari si trovano contemporaneamente sia sangue venoso che sangue arterioso.

Le arterie sono incaricate di portare il sangue, le vene sono incaricate di drenare il sangue.

Anatomia microscopica dei vasi sanguigni

Arterie e vene sono organi cavi, ma i tessuti che compongono i vasi sono leggermente diversi da altri organi cavi.
Tranne i capillari, tutti i vasi sanguigni presentano la stessa organizzazione istologica (ovvero la stessa organizzazione della struttura microscopica di tessuti).

Arterie, arteriole, vene e venule hanno pareti costituite da tre tipi di tessuto.
Procedendo dall’interno verso l’esterno troviamo:

  1. Tonaca intima (generalmente negli organi cavi troviamo la tonaca mucosa) costituita da:
    – Endotelio: strato di cellule endoteliali (pavimentose monostrato) che formano la superficie interna dei vasi.
    – Lamina basale: strato connettivo che si trova sotto l’endotelio
    – Membrana elastica interna: tale membrana è presente nelle arterie, mentre non è presente nelle vene. Lo scopo di tale membrana è di tenere compatto l’epitelio.
  2. Tonaca media (sostituisce la tonaca muscolare). E’ composta da:
    – Muscolatura liscia di tipo involontario, forma dei fasci concentrici.
    Se la muscolatura liscia involontaria si contrae si assiste al fenomeno della vasocostrizione.
    Quando la muscolatura liscia involontaria si distende, avviene il fenomeno della vasodilatazione.
    – Membrana elastica esterna: si tratta di un sottile strato di fibre collagene di tipo non elastico che stabilizza la muscolatura liscia.
  3. Tonaca avventizia: è un rivestimento (una sorta di guaina) costituita da tessuto connettivo e fibre collagene non elastiche
    – vasa vasorum ovvero vaso dei vasi. Si tratta di vasi di calibro minuto, hanno lo scopo di nutrire le cellule superficiali delle arterie aventi diametro interno maggiore. Questi vasi sono importanti perchè lo spessore della parete delle vene e delle arterie non permette un adeguato scambio di sostanze tra sangue e tessuto circostante. Corrono in aiuto i vasa vasorum che trasportano sangue alle fibrocellule muscolari lisce, ai fibrociti delle tonache media e avventizia e ai fibroblasti.

Apparato cardiocircolatorio anatomia delle arterie, differenza tra le varie tipologia di arterie

Le arterie sono suddivise in base al loro calibro, ovvero la dimensione del lume interno del vaso. Si suddividono in:

  1. grandi arterie
  2. medie e piccole arterie
  3. arteriole
  4. capillari

Le grandi arterie, diametro interno maggiore di 7 millimetri

Le grandi arterie sono arterie elastiche oppure di conduzione. Il loro diametro interno è maggiore di 7 millimetri. Sono le arterie più grandi del nostro organismo e vengono definite anche arterie elastiche o di conduzione, sono in grado di sopportare grandi variazioni di pressione e permettono uno scorrimento continuo del sangue.

Le arterie trasportano grandi volumi di sangue lontano dal cuore. Le pareti delle arterie sono spesse e più resistenti.

Le pareti delle arterie sono costituite da tonaca intima, tonaca media e membrana elastica che separa la tonaca intima della tonaca media.

  1. Tonaca intima: è spessa ed è costituita da uno strato endoteliale e da una lamina basale composta di collagene e fibre connettive elastiche
  2. Membrana elastica: separa la tonaca intima dalla tonaca media
  3. Tonaca media: è composta da circa 30/50 strati di fibre elastiche che circondano la muscolatura liscia.
    La tonaca media ha molteplici funzioni:
    – dona all’arteria la capacità di resistere a grandi variazioni di pressione
    – permette che il sangue scorra continuamente, senza interruzioni. Grazie al ritorno elastico del tessuto, il sangue viene spinto passivamente evitando che si fermi a ogni contrazione ventricolare (vedi sistole e diastole). Con la sistole ventricolare la pressione aumenta velocemente, le arterie si distendono. Com la diastole ventricolare la pressione arteriosa diminuisce e la dimensione delle fibre rientra.

Medie e piccole arterie con calibro compreso tra 0,5 millimetri e 7 millimetri

Lo studio sull’apparato cardiocircolatorio e anatomia prosegue con lo studio delle medie e piccole arterie definite anche arterie muscolari.
La funzione delle medie e piccole arterie è di consegnare il sangue ai muscoli scheletrici e agli organi interni.

Le medie e piccole arterie sono costituite da:

  1. Tonaca media spessa: è ricca di fibre muscolari lisce. Vi sono dai 10 ai 40 strati di fibre muscolari lisce.
    Questa è la prima differenza con la tonaca media delle grandi arterie che è caratterizzata da fibre elastiche.
    Le piccole e medie arterie sono meno elastiche delle grandi arterie proprio perchè hanno meno fibre elastiche, tuttavia, grazie alla presenza di fibre muscolari hanno maggiore capacità di vasodilatazione e di vasocostrizione. Nelle medie e piccole arterie, le fibre muscolari della tonaca media spessa, permettono il controllo della pressione tramite la vasocostrizione e la vasodilatazione.
  2. Tonaca avventizia molto spessa ricca di tessuto connettivo
  3. Membrana elastica che tiene assieme le due tonache

Le arteriole con calibro minore di 0.5 millimetri

Hanno un calibro minore di 0.5 millimetri, sono i vasi più piccoli prima dei capillari. Vengono definiti vasi di resistenza. Le arteriole hanno il compito di far entrare il sangue nei capillari, sono in grado di contrarsi e dilatarsi modificando il loro diametro in base ai cambiamenti pressori.
Le arteriole controllano il flusso sanguigno tra le arterie e i capillari: riescono infatti a frenare la velocità del sangue permettendo a questo di entrare nei capillari senza romperli.

Le arteriole sono costituite da:

  1. Tonaca avventizia, è più sottile rispetto la tonaca avventizia di medie e piccole arterie e grandi arterie.
  2. Tonaca media, anch’essa più sottile, è formata da 1 o 2 strati di cellule muscolari lisce. Le arteriole sono in grado di vasodilatarsi e vasocostringersi determinando importanti cambiamenti a livello della pressione sanguigna.

In continuità con le arteriole abbiamo i capillari, i vasi più piccoli del nostro organismo dove avvengono scambi di nutrienti e scambi gassosi.

Capillari i vasi più piccoli e più semplici

I capillari sono i vasi più piccoli e più semplici del nostro studio di anatomia dell’apparato cardiocircolatorio .

I capillari non hanno tutte le tonache viste in precedenza, hanno solo la tonaca intima.
La tonaca intima dei capillari è costituita da unico strato di cellule endoteliali ricoperto dalla membrana basale.

L’esistenza di tutte le tonache non permetterebbe ai capillari di compiere la loro funzione basilare: lo scambio di nutrienti e di gas tra il sangue e i fluidi interstiziali circostanti. Tale scambio avviene tramite diffusione semplice, pertanto non potrebbe esserci con la presenza di tutte le tonache viste per gli altri vasi.

I capillari si distinguono in base alla presenza di porosità dell’endotelio (cellule endoteliali)

  1. capillari  continui, nei capillari continui le cellule sono continue, non presentano porosità tra di loro. Le cellule sono unite da giunzioni strette e da desmosomi, sono cellule strette l’una all’altra.
    Sono i capillari più comuni del nostro organismo, si trovano in molte aree del nostro corpo, si trovano a livello della pelle, dei muscoli, a livello delle estremità. Non si trovano nelle cartillagini.
  2. capillari fenestrati, le cellule sono tenute assieme da giunzioni strette, ma a livello delle cellule endoteliali sono presenti delle fenestrature di piccolissime dimensioni, (pori di piccole dimensioni). Le cellule possono far  avvenire i processi di filtrazione e assorbimento. I pori permettono a molecole di piccole dimensioni (peptidi e proteine minute) di entrare e uscire. I capillari fenestrati sono tipici di organi che assorbono o filtrano sostanze complesse, come ad esempio, ghiandole endocrine, glomeruli renali e delle cellule intestinali responsabili dell’assorbimento dei nutrienti.
    Anche i capillari fenestrati hanno la membrana basale.
  3. capillari sinusoidi: si tratta di capillari appiattiti e irregolari. Il calibro dei capillari sinusoidi è variabile. I capillari sinusoidi hanno la capacità di adattarsi alle cellule dei tessuti modificando la loro forma in base all’organo in cui si trovano. I capillari sinusoidi hanno delle fessure molto grandi (c’è discontinuità cellulare, come se mancassero delle cellule) che permettono il passaggio sia di fluidi che di soluti.
    I capillari sinusoidi sono comuni in organi pieni dove ricevono un secreto molto complesso.
    I capillari sinusoidi sono tipici in organi come il fegato, la milza, il tessuto osseo e le ghiandole endocrine. Ad esempio. nel caso del fegato, a livello dei sinusoidi arrivano tutti i nutrienti, possono passare sostanze come la bile, proteine etc.
    Dai capillari sinusoidi possono passare anche molecole di modeste dimensioni.
    Le stesse fessure sono presenti anche nella membrana basale (la membrana basale degli altri due tipi di capillari non presenta interruzioni).

Le vene – il nostro studio sull’anatomia dell’apparato cardiocircolatorio continua

Le vene sono i vasi che raccolgono il sangue ricco di anidride carbonica (CO2) da tessuti e organo. Le vene raccolgono il sangue ricco di anidride carbonica e lo riportano verso il cuore (tranne nel caso della piccola circolazione).

Le parete delle veni sono più sottili e meno elastiche rispetto alle pareti delle arterie corrispondenti, infatti, la pressione del sangue all’interno delle vene è più bassa rispetto alla pressione del sangue all’interno delle arterie. L’arteria ha quindi una parete più spessa della vena.

Le arterie ricevono il sangue dal cuore, che è una “pompa” forte, per questo il sangue delle arterie è ad alta pressione e le arterie necessitano di pareti più spesse.

Le vene ricevono sangue a bassa pressione, il sangue è infatti proveniente dai tessuti ed ha quindi una pressione più bassa, per tale motivo le vene possono avere pareti più sottili.


Ai fini dello studio dell’apparato cardiocircolatorio della sua anatomia è utile ricordare che a parità di diametro di lume dell’arteria e della vena, l’arteria ha una parete più spessa rispetto alla corrispondente vena.

Le vene sono classificate in base alle loro dimensioni:

  1. grandi vene, con diametro maggiore di 5 millimetri
  2. vene di piccolo e medio calibro con diametro minore di 5 millimetri
  3. venule post capillari con diametro compreso tra i 10 e i 30 micron (1 micron corrisponde a 0.001 millimetri).

Le grandi vene

Le grandi vene hanno un diametro interno superiore ai 5 millimetri. La vena cava superiore e inferiore sono esempi di grandi vene.

Le grandi vene sono costituite da:

  • tonaca media costituita da 4 / 5 strati di muscolatura liscia
  • tonaca avventizia contenente fibre elastiche, collagene e bande muscolari longitudinali
  • le grand vene NON hanno valvole. Il movimento del sangue verso il cuore è assicurato dai cambiamenti di pressione interni alla cavità toracica, in particolare la depressione toracica al momento della inspirazione.

Vene di piccolo e medio calibro

Continuiamo lo studio dell’apparato cardiocircolatorio e della sua anatomia con la comprensione delle vene di piccolo e medio calibro.

Il nome delle vene ci anticipa la loro dimensione: vanno dai 50 micron ai 5 millimetri (1 micron corrisponde a 0.001 millimetri).

Le vene di piccolo e medio calibro sono formate da:

  • tonaca intima formata da endotelio che appoggia su una lamina basale.
  • tonaca media composta da 2 strati di muscolatura liscia, tessuto connettivo elastico e collagene
  • tonaca avventizia spessa contenente collagene e fasci longitudinali di fibre elastiche
  • nelle vene di piccolo e medio calibro sono presenti delle valvole semilunari e unidirezionali, il loro compito è di impedire il reflusso per effetto della gravità. Le valvole semilunari unidirezionali sono formate da due lembi valvolari a nido di rondine. La concavità è nella direzione del cuore, si tratta di estroflessioni cellulari.

Venule post capillari

Si tratta di vene con diametro del lume che va dai 10 micron ai 30 micron (1 micron corrisponde a 0.001 millimetri).

Le venule post capillari sono composte da:

  • cellule caratterizzate dalla capacità di contrarsi, per le loro proprietà contrattili vengono definite periciti. I periciti contraendosi permettono una facile permeazione del sangue, spingono il sangue verso l’alto.
  • Le venule post capillari sono prive di tonaca intima.

Apparato cardiocircolatorio anatomia e circolazione sanguigna

Lo studio dell’anatomia dell’apparato cardiocircolatorio prosegue con l’approfondimento della circolazione sanguigna: circolazione sanguigna schema e approfondimento per scienze e tecnologie farmaceutiche.