Digitalis purpurea è utilizzata in preparati omeopatici e farmaceutici. La pianta Digitalis purpurea è usata strettamente a livello medico, presenta infatti un’elevata tossicità.

Digitalis purpurea omeopatia e botanica farmaceutica

Qui ti ho descritto la famiglia delle Scrophulariaceae di cui fa parte la Digitalis purpurea. Conoscere la famiglia di appartenenza aiuta a comprenderne le caratteristiche generali, ma ora ti spiego nel dettaglio la Digitalis purpurea.

La Digitalis purpurea ha una vita che dura due cicli, in termini semplice è una pianta biennale.

Le foglie della Digitalis purpurea usate in omeopatia e farmacia

Durante il primo anno di vita la Digitalis purpurea sviluppa una rosetta di
foglie basali. Da queste foglie il secondo anno si sviluppa un fusto peloso (caule peloso). Il fusto è eretto e può arrivare ad 1,50 di altezza.
Sul fusto si inseriscono in modo alterno delle grandi foglie.

Il margine è crenato quindi margine leggermente ondulate, dentato in modo irregolare.

Le pagine delle foglie sono diverse (per pagina si intende il “lato” della foglia) : la pagina superiore è verde e vellutata quindi con peli.

La pagina inferiore (quella verso il terreno) è tormentosa ovvero ricca di peli di rivestimento. La lamina della foglia è percorso nella pagina inferiore da una rete formata da numerose nervature che sporgono inoltre l’epidermide presenta dei peli lunghi con funzione di rivestimento e piccoli con funzione di secrezione. Se ti interessa comprendere maggiormente le tipologie di peli ovvero tricomi leggine le tipologie.

Le foglie nella parte superiore del caule, ovvero del fusto, sono senza picciolo. In botanica le foglie senza picciolo vengono definite foglie sessili. Le foglie alla base del fusto sono invece picciolate.

Le foglie della Digitalis purpurea in sezione trasversale

Questa bella e particolare pianta merita un ulteriore approfondimento. Per chi fosse interessato potrebbe comprendere come è costituita la foglia osservandola nella sua trasversalità.

Gli stomi sono presenti su entrambe le epidermidi ma sono più numerosi sull’epidermide inferiore questa è una caratteristica delle foglie di tipo dorso ventrale. Le foglie di tipo dorso ventrale sono che si dispongono parallele al terreno, e si dividono con una parte superiore diversa da quella inferiore, guarda bene le foglie e ne distinguerai spesso colori diversi, ma anche strutture diverse.

In sezione trasversale, la foglia presenta un mesofillo eterogeneo senza cristalli, con uno strato di tessuto a palizzata e una nervatura principale sporgente sulla pagina inferiore.

I fiori della Digitalis purpurea

Dall’omeopatia alla botanica, scopriamo cosa caratterizza il fiore della Digitalis. Si tratta di un fiore zigomorfo dalla caratteristica forma a ditale da qui il nome Digitalis.

I fiori sono riuniti nella tipologia di infiorescenze a racemo. si tratta di una infiorescenza indefinita in altre parole l’asse fiorale continua ad accrescersi ed ai suoi lati e sulla parte apicale troviamo i fiori con il peduncolo. Nel caso della Digitalis purpurea i fiori si notano ad un solo lato dell’asse fiorale  gli organi in cui è inserito il fiore)  quindi si dice racemo unilaterale.

La corolla ovvero l’insieme di petali della Digitalis purpurea è grande, presenta dei peli nella parte interiore mentre esteriormente è priva di peli ovvero è glabra.

I petali sono saldati tra loro pertanto si dice che la corolla è gamopetala.  Il petalo inferiore è particolare perchè ha piccole chiazze di colore rosso circondate dal bianco.

L’ovario ha due loculi con lo stilo filiforme e lo stigma caratterizzato dall’essere bifido ovvero la sua parte terminale è divisa in due.

Digitalis purpurea

Il frutto della Digitalis purpurea

Il frutto è una capsula setticida di forma ovoidale caratterizzata da una punta all’apice. Potremmo quindi sintetizzare dicendo che la Digitalis purpurea ha un frutto deiscente, una capsula setticida apiculata. Sappiamo che si tratta di un frutto deiscente, ovvero a maturità ha una strategia di apertura per liberare i semi che cadranno privi del frutto, La capsula setticida si distingue dalle altre capsule per avere una linea di apertura longitudinale lungo la nervatura centrale dei carpelli del gineceo, organo sessuale femminile del fiore. All’interno della pisside vi sono molti semi piccoli.

Ti ho spiegato anche altri tipi di capsule che sono la  capsula proicida o treto del Papavero Papaverum somniferum e la capsula circumscissa o pisside del Palantago psillum e dell’Eucalipto.

Digitalis purpurea in omeopatia e farmacia, scopriamo quali sono i suoi principi attivi usi.

La droga è costituita dalle foglie basali che vengono essiccate. Essiccate sono foglie che si caratterizzano per essere molto fragili. Le foglie basali che costituiscono una rosetta vengono raccolte alla fine del primo ciclo vegetativo, o durante il secondo ciclo vegetativo prima della fioritura perché questo è il tempo balsamico della pianta. Ti ricordo che è una pianta erbacea biennale.

L’odore di queste foglie è molto gradevole e ci ricorda l’odore del tè. Il sapore è pungente e decisamente amaro.

Quali principi attivi sono presenti nelle foglie di Digitalis purpurea?

I markers (principi attivi) presenti nelle foglie basali della Digitalis purpurea sono principalmente glicosidi precisamente eterosidi cardioattivi in particolare digitossina e digossina. Detto in modo molto semplici i glicosidi sono composti da una parte di polisaccaride (più unità di zucchero) che si lega ad una componente dei metaboliti secondari della pianta.
Ti ricordo che gli eterosidi sono costituiti dalla parte dei eterosidica (porzione zuccherina) e la parte agliconica ovvero non zuccherina.

E’ evidente che ci sono molti altri componenti all’interno delle foglie di Digitalis purpurea come flavonoidi e saponine.

I principi attivi, ti parlo soprattutto dei glicosidi cardioattivi della digitossina e gitossina, mettono in luce quello che è l’uso della Digitalis purpurea in omeopatia erboristeria e farmacia, infatti è usato soprattutto per contrastare l’insufficienza cardiaca.

Da notare che la pianta è tossica e la dose utilizzata sotto stretto controllo medico è molto vicina alla dose letale. E’ chiaro che l’assunzione deve essere controllato esclusivamente da medici.

Una puntualizzazione, nella pianta fresca naturalmente troviamo eterosidi primari. Nella pianta secca l’ingresso di enzimi vanno a creare eterosidi secondari (non naturalmente prodotti dalla pianta) e hanno perso il glucosio finale.

Si distinguono quindi  sostanze molto attive che si possono suddividere in 3 gruppi:
1. Il gruppo A: la cui genina è la digitossigenina. L’eteroside primario è il purpurea glucoside A, l’eteroside secondario è la digitossina conosciuta anche come digitalina.
2. Il gruppo B: la cui genina è la gitossigenina. Il glucoside primario è il purpurea glucoside B, l’eteroside secondario è la gitossina.
3. Il gruppo E: la cui genina è la digitalossigenina. Il glucoside primario è la glucogitalossina, l’eteroside secondario è la gitalossina.

Ad oggi viene utilizzata maggiormente la Digitalis lanata perchè ha una maggiore percentuale di principio attivo.