Erythroxylon coca in farmaceutica scopriamo gli usi medici di questa pianta. Si tratta di un albero.
Indice
Erythroxylon coca in farmaceutica – principi attivi e utilizzi
La droga Erythroxylon cosa è rappresentata dalle foglie.
La droga contiene alcaloidi in quantità variabile (0,5-1,5%). Gli alcaloidi sono in quantità varibile a seconda della specie di Erythroxilon coca. Il principale alcaloide presente è il tropanico (cocaina).
E’ presente anche un olio essenziale con flavonoidi e tannini.
Uso della pianta di cocaina in farmaceutica ed errato uso mortale della Erythroxilon coca
La cocaina, sostanza stupefacente, si ottiene dalle foglie. A livello farmaceutico è un anestetico locale, inoltre provoca la stimolazione adrenalinica. La stimolazione adrenalinica è causa di , si ipertemia, vasocostrizione, midriasi (dilatazione pupilla) e aumento del ritmo cardiaco.
A livello del sistema nervoso centrale provoca euforia, iperattività, stimolazione intellettuale e in seguito porta a depressione, cefalee, convulsioni, crisi ipertensive e infarti.
La cocaina agisce come inibitore della ricaptazione delle catecolammine, in particolar modo della dopamina.
Usi delle foglie di cocaina nella tradizione.
Utilizzate tradizionalmente da uomini di fatica delle Ande. La droga, ovvero le foglie di cocaina. viene masticata per una semplice estrazione meccanica dei suoi principi attivi. Lo scopo era combattere la sensazione di fatica, a scapito della salute ovviamente. La foglia è stata utilizzata anche come infuso.
Uso dannoso illegale e illecito dell’Erythroxilon coca
Come detto provoca dipendenza e porta all’infarto. Il suo uso illecito a danno della salute umana è dato dal cloridrato di cocaina che viene sniffato per via nasale. Oltre al cloridrato viene usata anche la pasta di coca (noto come crack) ottenuta da cloridrato e calce.
La droga può essere mescolata anche con tabacco e canapa. Fumata, inalata, masticata, o presa anche per endovena. Gli effetti dell’uso illegale sono molto intensi e di breve durata. Picchi di cambiamenti di umore e purtroppo forte dipendenza, la breve durata degli stimoli ricercati e la dipendenza comportano un continuo dannoso letale utilizzo.
Note bevande, e anche non note, iniziarono ad usare la Coca già negli anni del milleottocento, ignari degli effetti letali di questa pianta. Fu un farmacista americano a dare il via alla ricetta alcolica poi divenuta analcolica della nota bevanda che porta il nome comune di questa pianta (Coca). Alla fine dello scorso secolo dalla nota bevanda fu eliminata l’aggiunta di questa pianta con modifiche di ricetta oggi presente sul mercato mondiale, la pianta ora è assente.
Cenni di botanica farmaceutica dell’Erythroxilon coca ovvero della Coca
Ora sai che la droga della pianta è rappresentata dalle sue foglie di forma ovale. La lamina è intera pertanto vengono definite intere. Hanno un picciolo piccolo, quindi sono brevemente picciolate.
Sulla pagina inferiore di questa foglia (dorso-ventrale), si notano 2 linee curve lungo la venatura principale della foglia. Qui si possono notare delle protuberanze papillose a forma circolare, caratteristica dell’epidermide inferiore della foglia. Queste due linee curve si muovono dalla base della foglia di Erythroxilon coca sino al termine della lamina fogliare.
Il fiore è a base 5, pertanto si dice che è pentamero. Si tratta di fiori attinomorfi, quindi visivamente regolari e simmetrici se ideassimo dei piani passanti per il centro della corolla (ovvero dell’insieme dei petali).
I fiori si trovano isolati, oppure si raggruppano vicino alla base delle foglie (ascella delle foglie). I fiori sono caratterizzati dall’avere 10 stami concresciuti. L’ovario è tri-carpellare che significa che ha tre carpelli e a maturità presenta una sola loggia.
Il frutto dell’Erythroxilon coca è rappresentato da una drupa rossa ovvero si tratta di un frutto carnoso indeiscente (la pianta non separa il seme e frutto durante la disseminazione). La drupa, come i vari frutti indeiscenti, è formata da un epicarpo o esocarpo membranoso (nota come buccia), mesocarpo carnoso (ovvero la polpa) e un endocarpo che si lignifica (volgarmente noto come nocciolo).