Evoluzione delle piante: conoscere le piante significa e avere idea della loro evoluzione per addentrarsi in modo consapevole nel mondo delle essenze, dell’erboristeria e farmaceutica.
Indice
L’evoluzione delle piante a partire dalle Tallofite
Le tallofite hanno una organizzazione cellulare molto semplice. Non possiamo parlare di veri e propri tessuti, ma di pseudo tessuti. Se ti interessa ho parlato in questo post degli pseudo tessuti dei vegetali meno evoluti.
Il tallo è tra i più semplici sistemi di assembramento cellulare che per questo possiamo definire come pluricellulare. Il tallo è un organismo pluricellulare completamente immerso in un veicolo acquoso. Dal veicolo acquoso ricavano le sostanze di nutrimento. Sono molto famose le alghe, che fanno parte di questa categoria.
Le alghe sono organismi eucariotici, autotrofi (ovvero riescono a sintetizzare le sostanze di cui necessitano per vivere partendo da sostanze inorganiche come acqua, luce solare, anidride carbonica). Le alghe, che appartengono alle tallofite, sono organismi vegetali acquatici fotosintetici (alghe versi).
Come ti ho detto il tallo non ha veri tessuti, si chiamano pseudo tessuti. Gli pseudo tessuti non sono differenziati nello svolgimento della loro funzione. Questo significa che nelle alghe non puoi trovare né fusto, né radici, che sono infatti tessuti modificati per svolgere una determinata funzione. sono pseudo tessuti che non hanno funzioni specifiche. Nelle alghe non
si distinguono radici,
Evoluzione delle piante l’arrivo delle Cormofite.
Il termine cormo indica la presenza di radici, fusto e foglie, cormo infatti è il corpo delle piante considerate superiori costituito dai tre organi principali. Radici, fusto e foglie sono organi delle piante e questo ti chiarisce il fatto che sono formati da tessuti che si sono modificati nella loro evoluzione e si sono specializzati per avere funzioni specifiche.
La pianta si è evoluta per passare dalla sua vita in acqua alla vita sulla terra. Evolvendosi ha dovuto trovare strategie per reperire nutrimento dalla terra, per sostenersi in un ambiente dove non immersa nell’acqua, per controllare l’evaporazione dell’acqua nell’aria e anche per potersi riprodurre.
Nel cormo le cellule si differenziano tra loro sia per come sono costituite che per la loro funzione.
Semplificando di molto lo studio dell’evoluzione delle piante potremmo suddividere le cormofite in muschi e in tracheofite.
I muschi nelle Cormofite
I Muschi fanno parte della famiglia delle briofite. Si tratta di piante terrestri, tuttavia mantengono stretto il loro legame con un ambiente soprattutto acquoso. Il loro tessuto non si è evoluto nel formare tessuti che possano trasportare acqua e soluti da una parte all’altra del loro cormo. In parole leggermente più tecniche potremmo dire che non hanno tessuto legnoso con funzione di conduzione, più precisamente non sono piante vascolari.
Le Tracheofite nuova nota evolutiva delle piante
Le Tracheofite invece si differenziano dai muschi e dalle briofite per essere vascolari, Nelle tracheofite troviamo un tessuto legnoso che si è differenziato e ha una funzione sia di sostegno che di conduzione. In questo caso le cormofite vengono definite piante vascolari.
Le pteridofite sono delle tracheofite e puoi conoscerle più nel dettaglio con l’esempio della felce maschio, Dryopteris filix-mas.
Si tratta di piante ancora legati all’ambiente acquatico, la felce ad esempio vive nel sottobosco, ma si inizia a vedere la formazione di un fusto (nella felce maschio trovi il rizoma che è un fusto sotterraneo e non una radice), si inizia distinguere una parte aerea con sistemi di conduzione che nella felce è rappresentata dal rachide su cui sono inserite le grandi foglie chiamate fronde. Le felci lasciano agli sporangi la capacità di produrre spore per la loro riproduzione.
Gimnosperme
Sono cormofite, ovvero piante in cui si individuano i tre organi principali radice, fusto, foglia. Si distinguono dalle altre cormofite per avere tessuti specializzati, in particolare le Gimnosperme sono dotate di fusti, radice, foglia e sono dotate di seme (questo significa che sono spermatofite, hanno fatto un ulteriore passo evolutivo). Le Gimnosperme hanno la particolarità di avere il seme nudo, ovvero non inserito in strutture che lo proteggono. Visto che il seme non ha strutture protettive è chiaro che le Gimnosperme non sono dotate né di fiori e né di frutti.
Gimnosperma, ovvero piante a semi nudi. I semi non sono racchiusi dentro un frutto, ma sono liberi sulla superfice degli sporofilli e sono riuniti in strobili o coni. Gli strobili li trovi – ad esempio – nel Ginkgo biloba, Albero della morte, i coni nel Pino silvestre.
Angiosperme le piante cormofite più evolute con fiori e frutti
Ora dovresti avere chiaro il concetto che le angiosperme non sono più così legate all’ambiente acquatico, così come non lo sono più le Gimnosperme.
Le angiosperme quindi hanno radici, fusto, foglia, seme e in più il seme è custodito in specifiche strutture. Le Angiosperme hanno fiori e infatti le puoi chiamare anche piante a fiore, hanno i frutti con un ovulo racchiuso in un ovario che lo protegge.