Lavandula angustifolia, officinalis, spica (lavanda vera) in botanica farmaceutica.

Scopriamo assieme le importanti proprietà, comprovate, della lavanda vera.

Quale è il principio attivo nella lavanda?

La droga nella Lavandula angustifolia, popolarmente conosciuta come Lavanda, (leggi qui il concetto di droga in botanica farmaceutica, che ci riporta al concetto di “essiccato”) è rappresentata dalle sommità fiorite.
Il marker (principio attivo) è l’olio essenziale di lavanda.

L’olio essenziale di lavanda contiene monoterpeni ossigenati.
In particolare contiene acetato di linalile, linalolo, terpinen-4-olo.

La maggior parte di produzione dell’olio essenziale di lavanda è data dall’olio di  lavandino.

La botanica farmaceutica sottolinea le proprietà antibatteriche dell’olio essenziale di lavanda che è utilizzato in preparati farmaceutici, per uso topico nella cura di eritemi solari, scottature, bruciature, piaghe. L’olio essenziale di lavanda è utilizzato anche nella  cura del raffreddore, nel benessere e igiene della cavità orale.

L’olio essenziale di lavanda è tradizionalmente usato anche per via orale (dietro consiglio medico) per la cura degli stati neurotonici, in particolare è utilizzato per combattere i disturbi del sonno.

Abbiamo detto che l’olio essenziale di lavanda è ricco di monoterpeni.

Cosa sono i monoterpeni contenuti nella lavanda?
Studi comprovati sulla lavandula angustifolia in botanica farmaceutica.

I monoterpeni sono metaboliti secondari, ovvero quei metaboliti che non hanno un ruolo vitale per la sopravvivenza della cellula vegetale (questi sono i metaboliti primari).

Cenni sui metaboliti secondari in botanica farmaceutica.

I metaboliti secondari derivano da attività metaboliche cellulari.
A differenza dei metaboliti primari, i metaboliti secondari, non sono coinvolti nelle attività vitali per la cellula vegetale, ma sono di fondamentale importanza per la comunicazione della pianta con l’ambiente che la ospita.

Possono, ad esempio, essere utilizzati dalle piante per scoraggiare altre piante ad occupare quel tale territorio, per difesa da insetti. Le molecole, definite come metaboliti secondari, sono generalmente presenti solo in alcuni tipi di cellule vegetali. Si tratta di cellule che hanno una ben determinata funzione, ovvero sono cellule specializzate e differenziate.

Monoterpeni, un accenno per comprendere meglio le proprietà farmaceutiche della Lavandula angustifolia

I metaboliti secondari sono molecole molto varie dal punto di vista chimico, i monoterpeni fanno parte della classe dei terpeni.

I monoterpeni sono molecole chimiche spesso presenti negli oli essenziali e sono in genere il motivo per cui la pianta ha un determinato e caratteristico odore. Gli oli essenziali sono lipofili (si diluiscono in olio) e volatili, vanno quindi a costituire l’aroma delle piante. Caratteristica comune degli oli essenziali, è di essere antisettici nei confronti di batteri “cattivi” (patogeni), gli oli essenziali possono dare un grande contributo anche alla problematica di batteri antibioticoresistenti.

Gli oli essenziali sono presenti in piante definite superiori, tra cui la famiglia delle Lamiaceae, di cui fa parte la Lavanda angustifolia (ordine Lamiales).

Ti ho spiegato spesso che gli oli essenziali sono usati in molti ambiti (alimentari, in profumeria, in cosmesi), a livello farmaceutico sono utilizzati in preparati galenici e come ingredienti di numerosi preparati. Possono essere tossici, sono fotosensibilizzanti, vanno pertanto saputi utilizzare.

Conosci la lavandula angustifolia e i suoi organi studiati in botanica farmaceutica?

lavanda angustifolia botanica farmaceutica

 

 

Districarsi tra gli ibridi di lavanda, ricordati che gli oli essenziali hanno caratteristiche diverse.

Come hai letto sopra, sono utilizzati anche gli ibridi di lavanda.
Gli ibridi di lavanda vengono popolarmente chiamati lavandini e presentano importanti variazioni negli oli essenziali, bisogna dare molta attenzione ai diversi composti degli oli essenziali facendo riferimento al nome scientifico che deve essere riportato.

La Farmacopea Europea definisce i markers più importanti per controllare la qualità degli oli essenziali di lavanda, definendo in particolare, la percentuale di linalolo, acetato di linalile, terpinen-4-olo.

Le diverse specie di lavanda sono spontanee in tutta la regione mediterranea e coltivate per essere utilizzate dall’industria dei profumi per estrarre l’olio essenziale. Sono frequentemente presenti nei giardini, e perché no, piantala anche nel tuo giardino, coltivate per la  bellezza dei fiori che ti rallegrano  in primavera ed estate.

Le piante di lavanda sono frutici, ovvero arbusti, odorosi. I frutici sono piante legnose, non particolarmente sviluppate in altezza. I frutici sono piante molto ramificate fin dal basso. Le piante di lavanda sono cespugliose. I suoi rami sono legnosi alla base. La parte più alta dei rami (la zona apicale) è quadrangolare.

Le foglie di Lavanda angustifolia hanno un tipico colore verde-grigiastro, sono decussate (si inseriscono due foglie per nodo). Si inseriscono sul fusto erbaceo in modo opposto. hanno un aspetto fortemente lanceolato, sono strette e arrotolate sui margini.

Le foglie di lavanda presentano molti tricomi, ovvero peli. Peli di rivestimento e numerosi peli ghiandolari capitati e peltati.
Cosa sono i peli ghiandolari? Si tratta di ghiandole sorrette da assi simili a peli, ricordano la forma dello spillo.

Come ti ho accennato sopra, la droga à è costituita dalle sommità fiorite.

I fiori si raccolgono in fusti fioriferi. Al di sotto delle infiorescenze si notano lunghi spicastri, l’infiorescenza assume forma di spiga, con fiori piccoli. I fiori sono brevemente peduncolati, ovvero sono tenuti da un asse, un rame sottile.

Il calice dei fiori è di colore grigio-bluastro, per calice si intende la parte costituita dai sepali.
La corolla è di colore blu-violetto, per corolla si intende la parte costituita dai petali.
Il labbro superiore è bifido e l’inferiore trilobato.
Come ti ho accennato sopra, la droga à è costituita dalle sommità fiorite.

I sepali e i petali sono antofilli, ovvero le parti sterili del fiore.
Calice e corolla del fiore costituiscono assieme il perianzio.

Il frutto della lavanda è un tetrachenio composto da 4 cocchi ovoidi e lisci.
Ma cosa significa tetrachenio?

Nello specifico il tetrachenio è un frutto definito dirompente o schizocarpo, questi nomi stanno ad indicare che a maturità sono frutti che si dividono in parti. Nello specifico il tetrachenio è un frutto dirompente che resta indeiscente (ovvero che rimane integro anche a maturità e viene  disperso  con ancora i suoi semi all’interno) e che è costituito da 2 carpelli (organo femminile del fiore che contiene gli ovuli) che dividendosi al momento della maturità diventano 4 e formano 4 cocchi.

Differenti specie di lavanda apprezzate in farmaceutica

La famiglia della lavanda è varia, ma è particolarmente ben delineata nella regione mediterranea. Quasi tutte le piante della lavanda secernono oli essenziali, prodotti nei peli secretori delle foglie e dei fiori. Oltre ai monoterpeni, gli oli essenziali, contengono anche abbondanti diterpeni, triterpeni e composti fenolici.

Le foglie e le infiorescenze presentano peli di rivestimento e numerosi peli ghiandolari capitati e peltati.

Generalità della famiglia della Lavanda

La famiglia delle Lamiaceae, al quale appartiene la Lavanda angustifolia, è una famiglia molto importante. La conoscenza di questa famiglia di piante, se sei appassionato, può accompagnarti nella conoscenza profonda degli oli essenziali. Conoscere la Lavandula angustifolia può essere un buon inizio per studiare anche i tessuti secretori, i tricomi ghiandolari,gli oli essenziali ricchi di  terpeni.

La famiglia delle Lamiaceae è molto importante, si citano 22.846 piante incluse le varie specie appartenenti a questa famiglia. I fusti erbacei della famiglia delle Lamiaceae sono squadrati, il fiore si caratterizza per essere zigomorfo con una corolla definita bilabiata. I fiori sono composti da 5 petali uniti, 2 petali costituiscono due lobi superiori e 3 formano la parte inferiore del fiore.
I fiori portano 4 stami, generalmente sono due stami più lunghi e due più corti.
5 sepali ben evidenti, anch’essi uniti tra loro, sono persistenti nel contenere i semi dei frutti.
Le infiorescenze sono bratteate a spicastro (come la lavanda) o verticillo.
Generalmente tutta la pianta presenta peli ghiandolari secretori di tipo capitato o peltato.
Il frutto della famiglia è generalmente contenuto nei sepali, si tratta di un frutto secco, tetrachenio composto da 4 cocchi ovoidi e lisci.