L’Humulus lupulus noto con il nome comune di Luppolo fa parte della famiglia delle Cannabaceae. È una pianta spontanea in tutta Europa, in Siberia, nel Caucaso e nel Nord America. viene largamente coltivata in Germania, Belgio, Olanda e Inghilterra perché utilizzata nella fabbricazione della birra.

È un’erba perenne, dioica, con fusto volubile.

Le foglie sono profondamente divise in 3-5 lobi ovali, acuti all’apice e dentati.

I fiori maschili sono verdastri e sono disposti in grappoli composti o racemi composti (infiorescenza indefinita), situati all’ascella delle foglie.

I fiori femminili sono raggruppati in infiorescenze ovate pendule (hanno forma di cono). All’ascella di ogni brattea sono inseriti due fiori femminili che dopo la fecondazione danno origine a una piccola noce.

Ciascuna infiorescenza è provvista di numerose brattee fogliacee giallastre e membranose a maturità, che si
ricoprono l’una l’altra e che portano numerose ghiandole contenenti le resina di colore giallo-arancio.

Il frutto è una noce, ovvero frutto secco indeiscente.

La droga è costituita dalle infiorescenze femminili, in particolare dalle ghiandole che rivestono le brattee dell’infiorescenza femminile, formate da un piede pluricellulare sormontato da una parte slargata a coppa.

Si presenta come una polvere, chiamata luppolino, di colore giallo-bruna, granulosa, che si agglomera facilmente e che presenta odore forte e sapore amaro (è dato dalla presenza di derivati di fluoroglucinolo, in particolare lupulone e humulone, presenti in quantità variabile dal 15 al 30%.).

Principio attivo contiene flavonoidi e un olio essenziale costituito soprattutto da mono e sesquiterpeni.

Utilizzi

È ritenuto una pianta dotata di attività sedativa anche se non sono note le sostanze che ne sarebbero responsabili. Proprietà battericide dovute alla presenza dei floglucinoli. È utilizzata per stimolare l’appetito e nel trattamento di forme lievi di insonnia. La quantità maggiore di luppolo viene adoperata per la fabbricazione della birra, a cui è aggiunto il malto perché da il sapore amaro e contemporaneamente contribuisce, con la sua attività antibatterica, alla conservazione della bevanda.