I semi di Senape bianca derivano dalla Sinapis alba che rientra nelle Crucifereae o famiglia delle Brassicaceae assieme alla Senape nera. Caratteristica della pianta è il fiore simmetrico a croce – quindi si tratta di un fiore attinomorfo – e il frutto deiscente siliqua. E’ una pianta coltivata in Europa. *
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Senape bianca proprietà farmaceutiche della Sinapis alba
La droga della Sinapis alba è – come nella Brassica nigra – il seme. I semi di senape bianca sono ricchi di mucillagini, e contengono l’eteroside glucoside sinalboside (mentre nella Brassica nigra è il sinigroside) e il suo enzima mirosina, se i semi vengono pestati in acqua hanno un sapore piccante, forte, ma non hanno l’effetto pungente che potresti avere con i semi di senape nera. La sostanza che si libera dalla Sinapis alba non è volatile come quella che si libera nella senape nera (isotiocianato di allile) pertanto non risulta lacrimogeno.
Come visto per la senape nera, è l’enzima mirosina che a contatto con l’acqua, permette l’idrolisi dell’eteroside sinalboside nel caso della senape bianca.
Anche i semi della Sinapis alba sono piccoli, ma più grandi della Brassica nigra, la Sinapis alba ha semi maggiormente rotondeggianti.
Cenni di botanica farmaceutica per comprendere le proprietà della Brassica nigra
E’ una pianta erbacea e annuale come la Brassica nigra, Il fusto appare eretto, generalmente è più grande della Brassica nigra o Senape nera. I rami e si inseriscono a 45 gradi sul caule (sinonimo di fusto), i peli sono radi sulla pianta.
Le foglie basali sono profondamente divise, quando il margine della foglia presenta profonde incavature si dice che la foglia è lobata, come la foglia della senape bianca. Le foglie superiori sono invece molto strette e dentate.
I fiori sono sono su base 4, con 4 petali e 4 sepali disposti a croce, sono fiori attinomorfi. I fiori sono raccolti in infiorescenze a racemo, qui puoi leggere le tipologie di infiorescenze . La simmetria di sepali e petali è a croce. Quando i fiori cadono le infiorescenze si trasformano in frutto. Gli stami sono tetradimeri, il fiore ha 6 stami di cui due corti e quattro più lunghi. Il gineceo è bicarpellare diviso a maturità in due parti, si vede bene dal frutto in quanto le due parti dell’ovario costituiscono proprio le due parti del frutto. Il frutto è diviso dal replo, struttura particolare di questo frutto. Si tratta di una struttura diversa dal setto ovvero una semplice parete che divide il frutto in due parti,
Il frutto è una siliqua, come visto nella Brassica nigra, con alcune difference che aiutano a riconoscere le due specie. La siliqua, come probabilmente ormai sai bene, è un frutto secco deiscente. Questo significa che a maturità si apre e la pianta fa cadere i semi. Rispetto alla Brassica nigra le parti del frutto che si aprono sono più divaricate e la parte terminale è a becco. Ed è questo becco che aiuta a riconoscere la Sinapis alba dalla Brassica nigra, L’apertura del seme è prevista strategicamente dalla pianta, pertanto si dice che è spontanea. La parte centrale del frutto secco deiscente, ove sono collocati i semi della siliqua, si chiama replo. Si tratta di una struttura dalla quale i semi del frutto si staccano a maturità. Il frutto si trova in genere addossato all’asse dove precedentemente era posizionata l’infiorescenza a racemo, nel caso della Sinapis alba le silique sono meno addossate rispetto alla Brassica nigra, possono distanziarsi dall’asse fino ad un angolo quasi retto.
Abbiamo visto anche nella senape nera che la siliqua è un frutto deiscente. Assomiglia al legume, la differenza sta nel fatto che nella Siliqua, in corrispondenza della linea di sutura del frutto, i semi sono attaccati al replo. Nel legume il replo non esiste, i semi sono inseriti direttamente nelle cavità del frutto, all’interno dei carpelli.
I sinapismi – usi dei semi di senape bianca
La sinapis alba (senape bianca) e la brassica nigra (senape nera) sono utilizzate fin dagli inizi del sapere erboristico per le proprietà revulsive.
Avere capacità revulsive significa che, i semi di senape bianca e di senape nera, hanno la capacità di richiamare il sangue in superficie. A contatto con la pelle hanno un effetto rubefacente e vescicante. Se applicata troppo a lungo provoca ustioni. Anticamente era utilizzata per la cura delle affezioni delle vie respiratorie e contro i reumatismi in cataplasmi (impacchi) definiti senapismi. Ad oggi l’utilizzo a contatto diretto con la pelle è stato quasi del tutto abbandonato, i suoi effetti collaterali (ustione della cute) non possono essere trascurati.
Attualmente è utilizzata molto nell’industria alimentare per la preparazione della nota salsa senape.