L’apice vegetativo è un insieme di cellule meristematiche poste all’estremità distale delle ramificazioni aree della pianta. Ha forma conica pertanto viene definito anche cono vegetativo.
La funzione dell’apice vegetativo è l’accrescimento della parte aerea della pianta (allungamento fusto, allungamento rami, formazione di nuove foglie).
Al di sotto del cono vegetativo sono presenti le bozze fogliari, sembrano piccole escrescenze laterali. Le più vicine all’apice sono quelle formate per ultime e quindi le più giovani. La formazione delle bozze avviene ad intervalli di tempo definiti (plastocroni).
All’ascella delle bozze fogliari si trovano piccoli gruppi di cellule meristematiche, che possono originare nuove ramificazioni e sono perciò chiamati primordi dei rami.
L’apice vegetativo è composto da cellule iniziali, che resteranno cellule meristematiche, e cellule derivate destinate a diventare cellule adulte.
Indice
Teoria della Tunica e del Corpus: per le Gimnosperme e le Dicotiledoni ad oggi viene accettata la teoria della tunica e del corpus.
Tale teoria sostiene che l’apice vegetativo del fusto può essere suddiviso in due regioni. Le due regioni si distinguono per la direzione dei piani di divisione delle cellule.
La tunica, consiste negli strati o nello strato più esterno dell’apice vegetativo, è caratterizzato da divisioni cellulari perpendicolari alla superficie.
Il corpus, è massa centrale delle cellule dell’apice vegetativo, si caratterizza per divisioni in tutte le direzioni.
Processo di distensione
Le cellule meristematiche che stanno per diventare cellule di tessuto adulto effettuano un processo di distensione (la loro dimensione, e gli organi costituiti da queste cellule aumentano il loro volume di circa 10 volte).
Processo di differenziazione
Quasi contemporaneamente inizia anche la differenziazione.
Si formano l’epidermide e il tessutoparenchimatico, le cellule di questi tessuti a un certo punto non fanno più divisioni e acquisiscono i caratteri specifici.
Alcune cellule di forma allungata continuano a dividersi intensamente costituendo il procambio. Questo vicino all’apice ha una forma ad anello ma successivamente si frammenta in cordoni. Dai cordoni procambiali si originano i fasci conduttori formati da legno e da cribro. La differenziazione di un fascio inizia dalla parte più esterna con la formazione di alcuni elementi di cribro (protofloema) e successivamente dalla parte interna dove si formano i primi elementi del legno (protoxilema).